Safeguarding e MOGC per le Federazioni Sportive entro il 31 agosto 2024

Safeguarding per lo Sport: come applicare correttamente le nuove Linee Guida

Entro il 31 agosto 2024, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva e le Associazioni benemerite dovranno adottare i Modelli Organizzativi di Gestione e Controllo (MOGC), come indicato dalle Linee Guida sul Safeguarding.

Le stesse dovrebbero già aver nominato un Responsabile Safeguarding alla data del 1° luglio 2024, ma la data è stata prorogata al 31 dicembre 2024.

Ma cos’è il Safeguarding e che cosa implicano queste nuove norme per le A.S.D. e S.S.D.?


IL SAFEGUARDING: PROTEGGERE IL BENESSERE E LA SICUREZZA DELLE PERSONE VULNERABILI

Nel contesto aziendale e nelle organizzazioni che operano con persone vulnerabili, il termine safeguarding si riferisce all’insieme di politiche, procedure e pratiche volte a proteggere queste persone da abusi, negligenza e sfruttamento.

Il safeguarding è un approccio proattivo per garantire che i diritti e il benessere delle persone vulnerabili siano prioritari. Questo include la protezione da:

  • Abusi fisici, emotivi e sessuali
  • Negligenza o abbandono
  • Sfruttamento finanziario o materiale
  • Discriminazione e maltrattamenti

Inoltre, non si limita alla protezione da danni immediati, ma include anche la promozione del benessere generale, assicurando che le persone abbiano un ambiente sicuro e supportivo in cui vivere e svilupparsi.


SAFEGUARDING: MODELLI ORGANIZZATIVI DI GESTIONE E CONTROLLO (MOGC) ENTRO IL 31 AGOSTO 2024

La nuova disposizione richiede alle organizzazioni di adottare un MOGC specificamente orientato al safeguarding entro il 31 agosto 2024. Questa scadenza impone alle aziende di sviluppare e implementare modelli che assicurino la protezione delle persone vulnerabili all’interno delle loro operazioni.


COSA SONO I MOGC

I Modelli Organizzativi di Gestione e Controllo (MOGC) sono strumenti di compliance e governance aziendale che mirano a prevenire la commissione di reati e garantire il rispetto delle normative vigenti.

Originariamente previsti dal Decreto Legislativo 231/2001 in Italia, i MOGC delineano le procedure e i controlli interni necessari per gestire efficacemente i rischi legali e operativi.

L’adozione di un MOGC per il safeguarding non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta anche un’opportunità per le organizzazioni di migliorare la loro cultura aziendale e dimostrare un impegno verso la responsabilità sociale.Ecco alcune delle principali implicazioni:

  • Reputazione: Le aziende che implementano efficacemente il safeguarding rafforzano la loro reputazione come organizzazioni etiche e responsabili, migliorando la fiducia dei clienti, dei dipendenti e del pubblico.
  • Responsabilità Legale: Un MOGC ben strutturato può aiutare a mitigare i rischi legali associati a casi di abuso o negligenza, proteggendo l’organizzazione da potenziali sanzioni e contenziosi.
  • Ambiente di Lavoro: Creare un ambiente sicuro e protetto per tutti i dipendenti e le persone vulnerabili coinvolte nelle operazioni aziendali contribuisce a una maggiore soddisfazione e produttività del personale.

SAFEGUARDING OFFICER: IL RESPONSABILE

La figura dell’Organismo di vigilanza (OdV), con “autonomi poteri di iniziativa e di controllo”, è centrale per garantire la vigilanza sulla concreta attuazione del MOGC (art. 6, comma 1, lett. b, D.Lgs. n. 231/2001). Tuttavia, la normativa lascia agli enti la libertà di scegliere i membri dell’OdV e i criteri di nomina.

Per garantire l’autonomia e l’indipendenza del Safeguarding Officer, non possono ricoprire questo ruolo:

  1. Soggetti sottoposti al potere gerarchico dell’organo dirigente dell’associazione sportiva, che svolgono compiti connessi alle aree a rischio commissione reati.
  2. Soggetti terzi che svolgono funzioni operative rilevanti nelle aree a rischio reato (es. allenatori, personale tecnico-sanitario, osservatori).

Il Safeguarding Officer deve possedere alcuni fondamentali requisiti di professionalità:

  • competenze giuridico-penalistiche, specialmente sui reati presupposto e le disposizioni prevenute da Linee Guida, codici di condotta e MOGC.
  • competenze tecnico-ispettive per analizzare il sistema organizzativo delle federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e enti di promozione sportiva.
  • capacità di ascolto empatico e accoglienza delle potenziali vittime di abusi, violenze e discriminazioni, essenziali per evitare la vittimizzazione secondaria.

Tutto questo serve a garantire che gli ambienti sportivi siano sicuri e protetti per tutti i giovani atleti.


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