Le nuove linee guida dell’ANAC sulla gestione del whistleblowing: promuovere la trasparenza e l’integrità nelle organizzazioni.
Il 14 luglio 2023, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha pubblicato le nuove linee guida sulla gestione del whistleblowing, rappresentando un passo significativo per promuovere la trasparenza e l’integrità nelle organizzazioni italiane.
Le linee guida mirano a fornire un quadro chiaro e completo per le organizzazioni che desiderano istituire o migliorare i propri meccanismi di segnalazione interna, consentendo ai whistleblowers di riferire in modo sicuro e confidenziale presunte violazioni o comportamenti illeciti.
I principali punti delle nuove linee guida:
- Definizione di whistleblowing e ambito di applicazione: le linee guida dell’ANAC definiscono il whistleblowing come un meccanismo tramite il quale le persone all’interno di un’organizzazione possono segnalare in modo confidenziale comportamenti illeciti o violazioni di legge. Le direttive si applicano a tutte le organizzazioni pubbliche e private, promuovendo una cultura della segnalazione e dell’apertura.
- Protezione dei whistleblowers: le linee guida riconoscono l’importanza di proteggere i whistleblowers da ritorsioni o discriminazioni. Le organizzazioni sono tenute a garantire che i whistleblowers non siano oggetto di sanzioni o trattamenti negativi a causa delle loro segnalazioni. Inoltre, viene incoraggiata l’implementazione di misure di protezione come l’anonimato, la riservatezza e il divieto di rivelazione delle informazioni personali del segnalante.
- Creazione di canali di segnalazione interna: le organizzazioni sono incoraggiate a istituire canali di segnalazione interna, fornendo ai whistleblower un percorso sicuro e confidenziale per segnalare le violazioni. Tali canali devono essere facilmente accessibili, ben pubblicizzati e supportati da un processo di gestione delle segnalazioni efficace, che preveda tempi di risposta adeguati e un adeguato follow-up.
- Ruolo delle funzioni di compliance e delle risorse umane: le linee guida sottolineano il ruolo chiave delle funzioni di compliance e delle risorse umane nell’implementazione e nella gestione dei meccanismi di whistleblowing. È essenziale che queste funzioni ricevano adeguata formazione e siano preparate a gestire le segnalazioni in modo appropriato, assicurando la riservatezza, l’imparzialità e il rispetto dei diritti dei segnalanti.
- Monitoraggio e valutazione: le organizzazioni sono incoraggiate a istituire un sistema di monitoraggio e valutazione dei meccanismi di whistleblowing per assicurare l’efficacia e l’efficienza delle procedure adottate. Questo include la raccolta di dati statistici sulle segnalazioni, l’analisi delle tendenze e l’identificazione di potenziali miglioramenti.
Il whistleblowing a garanzia della trasparenza e dell’integrità aziendale
Le nuove linee guida dell’ANAC sulla gestione del whistleblowing rappresentano un importante passo avanti nella promozione della trasparenza e dell’integrità nelle organizzazioni.
Fornendo un quadro chiaro e completo, queste linee guida incoraggiano le organizzazioni a creare un ambiente sicuro e protetto in cui i whistleblowers possono segnalare violazioni senza timore di ritorsioni. L’implementazione efficace di tali meccanismi di segnalazione interna contribuirà a contrastare la corruzione, a prevenire comportamenti illeciti e a promuovere la cultura dell’integrità in tutti i settori.
Le nuove linee guida rappresentano un’opportunità per le organizzazioni di rafforzare la propria reputazione e di costruire relazioni di fiducia con i propri dipendenti, clienti e il pubblico in generale.
Le disposizioni del d.lgs. n. 24/2023 producono effetti a decorrere dal 15 luglio 2023 per i soggetti del settore pubblico e privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, superiore a 249.
Solo per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fino a 249 la nuova disciplina produce effetti dal 17 dicembre 2023.
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